Il gadolinio è un metallo delle terre rare, ha un aspetto bianco-argenteo,
è duttile e malleabile. Lo ione Gd3+ è paramagnetico e molto stabile, perché
ha 7 elettroni spaiati negli orbitali 4f. Per queste proprietà è usato,
in soluzione, come mezzo di contrasto intravenoso nell’imaging a risonanza
magnetica a scopo diagnostico, anche se, a partire da 28 febbraio 2018,
l’AIFA (Agenzia italiana del farmaco) e la SIRM (Società italiana di radiologia
medica ed interventistica), recependo una direttiva dell’EMA (European Medicine Agency)
hanno sospeso l’uso di gadolinio come mezzo di contrasto ad eccezione dell'impiego
nelle scansioni epatiche. Questo perché l’EMA ha confermato che, a seguito dell'uso
di farmaci a base di gadolinio come mezzi di contrasto, si ha un accumulo
di piccole quantità di questo elemento nei tessuti cerebrali; anche se al
momento non esiste alcuna evidenza che i depositi di gadolinio nel cervello
abbiano causato danni ai pazienti, non essendo noti i rischi a lungo termine,
si è preferito sospenderne l’uso a scopo precauzionale.
|