Il nome deriva dalla riga color indaco, tipica del suo spettro di emissione.
È un metallo raro e prezioso; viene utilizzato, sotto forma di ossido dopato
con stagno, come semiconduttore a film sottile nei pannelli a cristalli liquidi.
Abbiamo così immaginato una “cappa tablet”, con schermo touch, con al suo interno
fluoruri e ossidi di indio, che possa fornire in tempo reale le informazioni
necessarie all’analisi in corso sotto cappa.
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